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Piante: clima rigido e segnali di sofferenza

Le piante non reagiscono al freddo in maniera uguale tra loro

Con l’arrivo dell’inverno e di conseguenza dell’abbassarsi delle temperature è buona cosa proteggere accuratamente le piante durante questo lungo periodo, è quindi utile sapere che le piante in queste condizioni hanno reazioni principalmente di due tipi:

  • Biochimico – modifica del metabolismo, blocco dello sviluppo, incremento della concentrazione linfatica ecc.
  • Fisico – perdita o cambiamento delle foglie ecc.

Bisogna sapere anche che non esiste una temperatura limite o una soglia valida per tutte le tipologie di piante e a seconda di come queste sopportano e reagiscono al freddo possiamo dividerle in quattro categorie ben definite:

  • Molto sensibili – Temperature < di 15°C, è la categoria delle piante tropicali ed alcune fiorite (Ibiscus, Ficus, Orchidea ecc.)
  • Sensibili – Temperature < di 10°C, qui troviamo piante mediterranee, piante da balcone e cactacee (Limone, Olivo ecc.)
  • Resistenti – Temperature < di 5°C, è il caso degli arbusti, siepi e piante da esterno (Oleandro, Erica, Geranio ecc.)
  • Molto resistenti: – Temperature < di -5°C, tra cui le Conifere e alcuni arbusti da siepe (Larix, Photinia, Laurocerasus ecc.)

Infine è molto importante considerare quando e con che intensità si manifesta il freddo, il sopraggiungere delle basse temperature durante il periodo dello sviluppo vegetativo o il persistere di condizioni climatiche estreme per svariati giorni possono seriamente mettere in difficoltà anche le piante più resistenti.

Riconoscere i segnali di sofferenza

Per non arrivare impreparati al momento in cui agire, al fine di proteggere le colture e le piante in vaso dal freddo, bisogna saper riconoscere i primi segnali di sofferenza che si palesano.

Di solito le foglie che sono le parti più sensibili della pianta sono le prime a manifestare dei segnali e il fatto che inizino a piegarsi verso il basso è sintomo di sofferenza, siamo così ancora in tempo a provvedere ad una protezione adeguata.

Se non siamo stati abbastanza tempestivi, gli apici con il tempo assumeranno una colorazione tendente al marrone e nei casi più estremi possiamo assistere al completo rammollimento dei tessuti che può estendersi anche alle radici con la conseguente morte della pianta.

Fattori fondamentali: la zona geografica e il clima

L’Italia per la sua forma allungata è caratterizzata da una variabilità climatica molto accentuata. Questo fa si che esistano profonde differenze relative alle condizioni climatiche e metereologiche sia nel modo in cui si manifestano sia nel periodo nel quale si presentano:

  • Al Centro-Nord l’inizio della brutta stagione tradizionalmente cade con le prime settimane di Ottobre e Novembre e può prolungarsi fino ai primi giorni di Maggio.
  • Al Centro-Sud questo periodo cade più in là nel tempo e viene posticipato sino alla metà di Dicembre e dura fino all’inizio di Marzo, periodo tipico delle aree più temperate.

Occorre quindi prepararsi per tempo e prevedere una adeguata protezione per i nostri campi, orti e piante in vaso.